Chrome come default browser?

Dopo una settimana di utilizzo del nuovo browser Chrome ( qui trovate una mia  introduzione a Chrome ) mi sono chiesto se fosse davvero pronto per essere settato come il default browser del mio sistema, ovvero come il programma ufficiale per navigare il web.
In questo periodo i blog di tutto il mondo sono scoppiati in deliri e proseliti su questo nuovo programma.
Chi è più veloce? Chi il più sicuro? Chi è senza ombra di dubbio il migliore tra: Opera, Firefox, Internet Explorer, Safari, Lynx e NetPositive? (per chi conosce quest’ultimo, chapeau).

Mi sembra quasi di sentire dei ragazzini che litigano su chi ce l’ha più lungo. Ovviamente ciascuno di questi software ha i propri pregi e i propri difetti, ma questo dipende molto da come ciascuno di noi è abituato a navigare.

Un theme diverso per Chrome

Un theme diverso per Chrome

Ovviamente ci sono anche quelli che non si accontentano e vogliono a tutti i costi avere Chrome, così come hanno Firefox o viceversa :)… Guardate ad esempio questo theme per Firefox o questo).

Certo ci sono strumenti che magari siamo abituati ad usare, e ci troviamo spiazzati a non averli, oppure ad doverli usare in modo diverso… Sono proprio questi gli scogli più difficili da superare un nuovo software diventi davvero “nostro”.

Per esempio, molte persone si lamentano della carenza grafica del browser. Ed ecco che dopo qualche ora dal lancio qualcuno ha provveduto a creare un programmino per cambiare la skin di Google Chrome. C’e’ addirittura un team italiano che propone un set di theme.

Un altro punto molto discusso riguarda l’EULA proposta dai ragazzi di Google. L’EULA è il contratto utente che si è obbligati ad accettare se si vuole scaricare ed utilizzare il software. I punti delicati sono due:

– Google Inc. può aggiornare il browser quando e come vuole, senza dover avvisare l’utente. A questo proposito voglio riportare questo programma che controlla e permette di scaricare l’ultimissima versione del browser.

– Il browser colleziona informazioni sui siti visitati dall’utente (attraverso il comodo servizio già incluso di malware e phishing detection, che volendo può essere disabilitato. Queste informazioni sono ad uso e consumo della società (che vuol dire tutto e niente).

Qualche baco è stato trovato, principalmente dovuto al fatto che la versione webkit (il motore che disegna le pagine html) presente in Chrome non è allineato con l’ultimissima versione. Spero che questo baco venga risolto al più presto, anche perchè l’ultima versione passa tutti i test ACID3, mentre quella usata al momento no.

Ma cosa mi impedisce di settare Chrome come browser di default?

Personalmente non ho grandi esigenze… ma qualche piccolo vizio Firefox me lo ha dato :=)

Infatti mi mancano alcuni plugin, di cui ormai riesco difficilmente a fare a meno. Per alcuni ho trovato una soluzione, per altri non ancora:

– Mi manca un Ad Blocker, ovvero un qualcosa capace di togliere dalle pagine web visitate la pubblicità. Niente scritte luccicanti e niente affabili ragazzine che mi svolazzano davanti agli occhi mentre cerco di concentrarmi sul contenuto della pagina. La soluzione per Chrome è quella di usare un proxy locale che blocchi la pubblicità. In pratica Chrome chiede al proxy di andare direttamente su internet a prendere le pagine e questo simpatico software si preoccupa di restituire le informazioni debitamente filtrate. Qui una lista dei migliori 4 proxy.

– Mi serve un programma integrato per gestire i miei feed RSS. La soluzione in questo caso è arrivata spostandomi su Google Reader: un servizio online di gestione dei feed. Devo dire che è stata un’ottima scelta!

– Mi manca Foxmarks! Un essenziale plugin che mi permette di mantenere sincronizzati i bookmarks con tutti i miei computer e i miei sistemi operativi. Non ho ancora trovato una soluzione per questa grave mancanza se non quella di usare la pagina di gestione online dei bookmarks, che però non è la stessa cosa. Potrebbe essere risolvibile in qualche modo con dei bookmarklet.

– Manca un plugin che mi aiuti a scaricare i video FLV (video Flash presenti in siti come Youtube o Megavideo) all’interno di una pagina. Anche qui si può fare qualcosa attraverso i bookmarklet ma si tratta di una soluzione poco completa.

– Ho bisogno di GreaseMonkey! Un favoloso plugin che permette di eseguire javascript sulle pagine per modificarle e aggiustarle secondo i propri gusti. Uhm… Una parziale soluzione sembra essere questa.

Infine ho notato che le guardare un video Flash in una pagina di Chrome sia un operazione più pesante che in Firefox. Addirittura il video salta e si blocca… Qualcuno lo ha notato o è solo un mio problema?

Conclusione: al momento non ho ancora settato Google Chrome come browser di default. Non ci sono particolari motivi per cui non l’ho ancora fatto. Direi che ho ancora un po’ di paura.. anche se ormai passo la maggior parte del tempo ad usarlo, e quando qualche altra applicazione apre Firefox per mostrarmi qualcosa mi innervosisco… Quindi è ora: vado sulle opzioni e lo setto… E non ci pensiamo più.

Google Chrome e la rivoluzione dei browser

In questi giorni Google Inc. ha annunciato sul proprio blog ufficiale l’imminente disponibilità di un nuovo browser web: Google Chrome.

Personalmente questa notizia mi ha sorpreso. Sono andato a cercare informazioni tecniche per capire di cosa si tratta esattamente… temevo di trovarmi davanti alle solite specifiche generiche e fumose (il più veloce ed efficiente browser mai fatto nella storia dell’umanità) invece una semplice ed efficiente introduzione a fumetti ha illuminato la mia mente con i concetti che stanno alla base di questo innovativo browser web.

La necessità di una svolta e di un cambiamento nel modo in cui i browser sono stati fin ora concepiti ed implementati era necessaria. Questa necessità è dettata dalle nuove metodologie di sviluppo web che rendono i nuovi siti sempre piu pezzi di software complessi e completi. La stessa Google è da anni impegnati in software di questo tipo come GMail o Google Docs.

I browser e gli standard sono vecchi e poco si adattano ai modelli di sviluppo moderni.

Leggendo le specifiche sembra che Google abbia fatto un primo passo verso questa necessaria innovazione.

Le caratteristiche tecniche che più mi hanno comlpito sono:

* Una decisa cura nell’ ottimizzazione.

* Un nuovo design dell’architettura, ogni tab è un processo (non un thread!) con la propria area di memoria. Questo permette di avere una completa separazione tra ogni pagina. Se qualcosa va storto in una pagina, questo non può in nessun modo influenzare gli altri tab aperti. Chiudendo il processo si elimina il problema. Se si hanno problemi di lentezza, si può esattamente sapere quale pagina crea i problemi e chiuderla. La memoria è sempre ottimizzata perchè chiudendo una pagina si evitano frammentazione di memoria.

* La scelta di un ottimo motore di rendering: webkit.

* L’uso di V8 JavaScript engine per avere un linguaggio di scripting ottimizzato e sicuro. Hidden class transitions, compilazione in Machine code, Garbage collection incrementale.

* Un design grafico semplice ed efficiente.

* Possibilità di avere Incognito tab: per permettere pagine di sola lettura, che al momento della chiusura cancellano ogni taccia nella history e nei cookies. (per recuperare un pò la vostra privacy ogni tanto!)

* Paranoica curra sulla sicurezza. Tecniche di sandbox e di livelli di sicurezza per evitare ogni tipo di problema (virus, malware o pagine troppo aggressive); blocco totale dei pop-up,

* Controllo dei phishing. Attraverso un database centralizzo e gratuito che il browser usa come riferimento per allertare gli utenti di eventuali siti sospetti.

* Introduzione di Gear: delle speciali API installabili dall’utente sul browser per facilitare lo sviluppo di siti web. (questa feature sembra davvero molto appetibile anche se si annusano gravi problemi di compatibilità con gli altri browser che non è detto che si allineeranno a questi nuovi “standard” imposti)

* Completamente Open Source. (licenza BSD/MIT)

Insomma sembra proprio roba d’avanti… Appena avrò modo di scaricare le prime versioni farò sapere cosa ne penso.

Andrea

Quando internet è in vacanza

A Billy Wilder Marilyn piaceva molto, ed è lei a incarnare le “ossessioni erotiche dell’americano medio”, come dice il Morandini, nel film Quando la moglie è in vacanza. E se internet prendesse ferie in agosto, lasciandoci la mente libera da costrizioni e condizionamenti?

Pensiamo che bello non dover più adempiere agli obblighi matrimoniali con la nostra mail aziendale. Ma ancora più liberatorio sarebbe non dover leggere nemmeno più le email personali, lasciando spazio, mentale si intende, a nuove avventure, e svaghi sopiti. Come guardare la televisione, leggersi un libro, un fumetto!

Se internet andasse in vacanza, tra l’altro, non ci scriverebbe nemmeno una cartolina.